
Negli ultimi cinque anni il numero di casi è cresciuto del 18 per cento (erano 11.000 nel 2011). Per sensibilizzare i cittadini sull'importanza della prevenzione, si celebra il prossimo 17 novembre la Terza Giornata Mondiale dedicata a questa neoplasia. Le iniziative che interesseranno la Penisola sono state presentate oggi a Milano in una conferenza stampa. Ma solo l'8 per cento degli italiani sa che anche a tavola è possibile prevenirla. "È una patologia in forte crescita nel mondo, ma grazie alla ricerca, oggi abbiamo a disposizione nuove armi terapeutiche". Nel 2020 colpirà a livello globale 418mila persone e diventerà la seconda causa di morte per cancro in Europa. Le nostre conoscenze risultano tuttavia ancora limitate e i programmi di screening sono inesistenti. In Italia solo il 7% dei casi è diagnosticato allo stadio iniziale cioè quando possiamo intervenire con maggiore efficacia. "I progressi sono rappresentati da chemioterapie di combinazione molto più attive che in passato - spiega Davide Melisi, ricercatore presso la Sezione di Oncologia Medica dell'Università di Verona - ma soprattutto l'arrivo dei farmaci nanotecnologici si sono dimostrati molto più efficaci rispetto a quelli chemioterapici classici. Scarsa attività fisica, alimentazione ricca di grassi e zuccheri e chili di troppo sono tutti fattori di rischio che possono essere contrastati attraverso corrette campagne informative ed educazionali".
L'obiettivo del progetto è "creare una nuova alimentazione per contrastare la malnutrizione, fenomeno che interessa l'80% dei malati - aggiunge Pinto - Lo scarso appetito e i problemi gastrointestinali sono controindicazioni abbastanza frequenti legate alle terapie anticancro".
Infine, un menu gourmand che va dai capelli d'angelo, gamberi e pomodoro, al purè di carote al coriandolo, al pesce spada alla siciliana: solo alcune delle ricette dell'opuscolo Cooking, Comfort, Care create da un insolito team composto da chef e medici oncologi dell'Aiom, che coniuga la prevenzione per la famiglia e le speciali esigenze di chi è malato. Con le parole della dottoressa Laura Del Campo, Direttore Affari Generali Favo: "Nel documento sono stabiliti criteri scientifici fondamentali per garantire una valida comunicazione tra clinici e pazienti su un aspetto delicato ed importante delle cure oncologiche come l'alimentazione". Il nab-paclitaxel migliora il tasso di sopravvivenza e ha effetti collaterali minori rispetto ad altri tipi di trattamento.