
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan interviene al question time alla Camera per fare il punto sulle banche della Penisola alla luce dei risultati degli stress test che condotti dall'Eba: delle cinque banche sistemiche prese in considerazione quattro hanno superato l'esame (Intesa Sanpaolo, Ubi, Banco Popolare e Unicredit), una (Mps) è stata bocciata. "Molto spesso le polemiche si sono basate su informazioni del tutto fantasiose e strumentalizzazioni che finiscono per nuocere al settore e al Paese".
In questo senso il ministro ha spiegato che "la strategia del Governo si basa sullo sfruttamento delle sinergie tra intervento pubblico e iniziativa del mercato". "Si tratta di una iniziativa privata che introduce nello scenario la prospettiva di un investimento paziente sui crediti deteriorati, con un ritorno ragionevole e non speculativo". Il loro riassorbimento, osserva tuttavia, "è necessario per facilitare la ripresa del credito a imprese e famiglie e ridurne il costo ma questo processo richiederà inevitabilmente del tempo per completarsi e dovrà essere valutato in un orizzonte temporale di medio periodo". "'Il piano complessivo che contempla il deconsolidamento del bilancio del portafoglio dei crediti in sofferenza e un aumento di capitale fino a cinque miliardi e' - ha ribadito - completamente privato ed e' stato discusso con l'Autorita' di vigilanza unica, alla quale competono tutte le relative valutazioni, in ogni caso non trovano applicazione Brrd o quelli previste dalla Comunicazione Ue sulle attivita' deteriorate".
Il risultato degli stress test "conferma la solidità" delle banche italiane, ha affermato Padoan. "Siamo convinti che, purchè siano rispettati i presidi prudenziali che saranno presto definiti dal ministero dell'economia, l'investimento in quote in Atlante 2 rientra nella prerogative decisionali degli enti previdenziali". "Non abbiamo forzato né intendiamo forzare alcuna scelta di adesione allo strumento". Padoan ha quindi sottolineato che "una eventuale e libera partecipazione" riguarderebbe un "ammontare residuale rispetto al loro patrimonio complessivo" e "non pregiudica il risparmio previdenziale".